La Regione Emilia-Romagna ha stanziato – attraverso il bilancio regionale e il PNRR – 135 milioni di euro per la nuova stagione di bandi. Innovazione, promozione e internazionalizzazione saranno le parole chiave per la ripartenza dopo alluvione. Sono risorse messe a disposizione delle imprese per bandi già pubblicati e in scadenza nelle prossime settimane e mesi, con l’obiettivo di dare un aiuto a un settore colpito negli ultimi mesi da danni ingenti.

I finanziamenti fanno parte:

  • della programmazione Sviluppo rurale 2014-22 per 23,9 milioni di euro,
  • dello Sviluppo rurale 2023-27 per 67,5 milioni di euro.

A queste somme si aggiungono quelle:

  • dell’Organizzazione Comune di Mercato – Vino e Apicoltura per 6,5 milioni di euro,
  • gli interventi nel settore ittico tramite il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per 6,3 milioni di euro.

Poi investimenti in mezzi e impiantistica per agricoltura di precisione e a basso consumo energetico per quasi 30 milioni di euro del PNRR.

 

Come sono distribuite le risorse?

  • 58 milioni sono destinati alla strategia di sviluppo dei Gruppi di azione locale per favorire le attività d’impresa, l’occupazione di giovani e donne, la tutela dell’ambiente e le specificità turistiche e culturali delle aree rurali;
  • 15 milioni per il ripristino del potenziale produttivo danneggiato da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici;
  • 30 milioni per la digitalizzazione, indirizzata al miglioramento delle prestazioni, della gestione dell’impresa, dell’utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, piattaforme e infrastrutture 4.0. L’obiettivo è ottimizzare risparmi energetici, risparmi idrici, ridurre dell’impiego di sostanze chimiche e in generale abbattere il consumo di risorse naturali in coerenza con il REPowerEU e con la nuova Politica agricola comunitaria 2023-27;
  • 9 milioni per formazione e consulenza, per dare valore alla conoscenza e all’innovazione;
  • 3,3 milioni per la promozione della qualità attraverso i prodotti DOP e IGP;
  • 6,3 milioni per il settore della pesca;
  • 5,25 milioni a disposizione degli imprenditori del vino;
  • 1,3 milioni a favore del settore dell’apicoltura, per azioni di sostegno e valorizzazione nei diversi ambiti dell’apicoltura.
  • 5 milioni per la biosicurezza rafforzata degli allevamenti suinicoli, al fine di prevenire la peste suina africana.